Not so sweet

Il cacao è stato portato in Africa occidentale dalle compagnie di cioccolato europee in cerca di manodopera a buon mercato, lasciando un’eredità coloniale nell’industria del cioccolato. Questo lascito coloniale è ancora evidente nell’industria del cioccolato, che oggi vale una fortuna. Tuttavia, la maggior parte dei profitti finisce nelle mani di grandi multinazionali straniere di confetteria che controllano il commercio del cioccolato. Oltre il 60% del cacao prodotto globalmente ha origine dall’Africa occidentale, con il Ghana riconosciuto come uno dei maggiori produttori del mondo, secondo solo alla Costa d’Avorio. Il contributo dell’industria del cacao all’economia ghanese è significativo, impiegando circa 850.000 famiglie agricole e generando circa 800.000 tonnellate di cacao ogni anno. Tuttavia, la pandemia ha fatto diminuire i prezzi del cacao, riducendo ulteriormente i margini di profitto dei coltivatori. Attualmente, i coltivatori di cacao in Ghana guadagnano circa 2.000 dollari per l’intera stagione di raccolta (6 mesi), che corrisponde a meno di 6 dollari al giorno per l’intero anno. Su una tavoletta di cioccolato da 100 grammi, il cui costo medio è di 3,5 dollari, il coltivatore ghanese riceve solo 0,15 centesimi. Di conseguenza, le famiglie contadine spesso ricorrono all’uso del lavoro minorile come mezzo di sussistenza per tutta la famiglia. Inoltre, i bambini che lavorano nelle piantagioni di cacao sono esposti a prodotti chimici agricoli e ai rischi associati all’uso dei machete. Per far fronte alle prolifiche popolazioni di insetti, le regioni tropicali come il Ghana utilizzano grandi quantità di prodotti chimici pericolosi, come il glifosato, che possono avere effetti dannosi sulla salute umana e sull’ambiente. Inoltre, la produzione di cacao pone seri problemi ambientali, gran parte delle colture proviene da appezzamenti coltivati illegalmente, porzioni di foresta teoricamente protette e che invece sono state volutamente deforestate. Nonostante il fatturato dell’industria del cioccolato sia in costante aumento, raggiungendo i 100 miliardi di dollari a livello globale nel 2022, il cacao rimane associato alla povertà alla base della catena di produzione, mentre il prodotto finito viene considerato un lusso. (Testo di Luca Catalano Gonzaga).

  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Christina, 52 anni, mentre smuove baccelli di cacao, che vengono esiccati al sole per una settimana.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Jaw, 24 anni, mentre estrae baccelli su alberi di cacao. Per i baccelli in alto sull’albero, è possibile utilizzare un tipo di attrezzo a gancio per potatura, con un manico all’estremità di un lungo palo. Spingendo o tirando a seconda della posizione del frutto, le lame superiore ed inferiore dell’attrezzo consentono di tagliare di netto il picciolo, senza danneggiare il ramo che lo sostiene.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Bosnian, 12 anni, colpisce il baccello con un machete, per poi aprirlo con la punta della lama al fine di esportare le fave di cacao. Per ogni colpo di machete vi è un potenziale rischio di tagliarsi.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Controllo del peso di ogni sacco di cacao, prima di essere trasportato nel porto di Accra.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Samd, 12 anni, mentre trasporta sacchi di cacao. Circa il 30% dei bambini che lavorano nelle piantagioni di cacao in Ghana, non frequenta la scuola. Privare i minori di un’istruzione riduce notevolmente le speranze di spezzare il circolo vizioso della povertà.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Coltivatore di cacao mentre scarica le fave sul terreno per la fermentazione naturale, che ha una durata di una settimana.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Afin, 25 anni, durante l’estrazione dei baccelli di cacao. Il Ghana è il secondo paese produttore di cacao al mondo.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Jaw, 32 anni, utilizza il machete per tagliare i baccelli di cacao maturi.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Asebe, 44 anni, al lavoro. I baccelli vengono raccolti manualmente praticando un taglio netto attraverso il gambo, con una lama ben affilata attaccata in cima ad una lunga asta. Una buona pianta di cacao può produrre fino a 2.000 baccelli all’anno.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Mary, 22 anni, raccoglitrice di cacao, mentre si accinge ad andare al lavoro.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Unico approvvigionamento di acqua del villaggio. Le stime del governo ghanese determinano che un bambino su cinque in Ghana è coinvolto nel lavoro minorile.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Le donne svolgono circa il 70% del lavoro nelle piantagioni di cacao e ricevono solo il 20% circa del reddito, secondo la Banca africana di sviluppo.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. In Ghana la produzione di cacao è fondamentale per gli equilibri macroeconomici ed è legata al sostentamento di molte persone. Il settore del cacao del Ghana contribuisce per circa l’1,8% al PIL e fornisce una fonte di sostentamento a quasi quattro milioni di famiglie (Ghana Statistical Service, 2018).
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Controllo di qualità delle fave di cacao. I coltivatori di cacao raccolgono circa 350 kg (sei sacchi da 64kg) di cacao al mese per sei mesi. In totale 2.300kg pari a circa 2.050 dollari.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Ogni sacco di cacao deve pesare 64kg pari ad un valore di circa 55 dollari. I coltivatori di cacao ghanesi operano in piccole aziende agricole a conduzione familiare di circa 2-4 ha, con una resa media di 250 kg/ha.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Il mercato mondiale del cacao vale una fortuna, ma gran parte dei profitti finisce nelle mani dei colossi industriali che controllano il commercio del cioccolato.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. In Ghana, il secondo produttore mondiale dopo la Costa d’Avorio, il cacao è la principale fonte di reddito per 850.000 famiglie di coltivatori di cacao nel paese. Ma le sfide che devono affrontare sono molte ed il reddito che ottengono dalla raccolta del cacao non è abbastanza alto da consentire alla stragrande maggioranza di loro di soddisfare i bisogni primari delle loro famiglie come: cibo, vestiti, un alloggio decente, assistenza sanitaria e istruzione.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Dopo la raccolta del cacao, la rottura del baccello con il machete è il primo processo. I gusci scartati vengono abbandonati per restituire i nutrienti al terreno.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Samuel, 14 anni al lavoro. Per bloccare il processo di fermentazione, i baccelli vengono essiccati al sole per una settimana, stesi su lunghi ripiani di le¬gno e girati periodicamente.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Le fave di cacao vengono essiccate al sole per una settimana, per ridurre il contenuto di umidità.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Giovane coltivatore di cacao al rientro dal lavoro. Si stima che circa 2 milioni di coltivatori di cacao in Ghana e Costa d’Avorio soffrano di povertà.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Decenni di deforestazione e monocoltura di cacao per rispondere a una domanda globale in rapida crescita, senza compensazione della nutrizione del suolo, hanno influito sulla salute di quest’ultimo. L’uso eccessivo di erbicidi e gli effetti del cambiamento climatico hanno ulteriormente aggravato la fertilità del suolo.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Coltivatrici di cacao alla ricerca di foglie di banano, per coprire le fave di cacao durante il periodo di fermentazione.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Oggi, il 70% della produzione mondiale di cacao proviene dall’Africa occidentale e, all’interno di questa regione, la stragrande maggioranza dei campi di cacao coltivati si trova in Ghana e Costa d’Avorio. Qui la crescita della produzione di cacao ha portato ad una progressiva deforestazione.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Il Ghana e la Costa d’Avorio producono insieme il 60% del cacao mondiale ogni anno. 1,48 milioni di bambini sono impegnati in lavori pericolosi nelle piantagioni di cacao, compreso il lavoro con strumenti affilati e prodotti chimici agricoli e il trasporto di carichi pesanti. Quel numero di bambini è significativo, rappresentando il 43% di tutti i bambini che vivono in famiglie agricole nelle aree di coltivazione del cacao.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Donna anziana, trasporta utensili per la raccolta di baccelli di cacao.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Di tutti i bambini in Ghana di età compresa tra 5 e 17 anni, circa il 21% è coinvolto nel lavoro minorile e il 14% è impegnato in forme di lavoro pericolose. Questo è due volte più comune nelle zone rurali. (Fonte UNICEF).
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Madre con figlia mentre si reca alla sinagoga. L’Islam è la seconda religione più professata nel paese dopo il cristianesimo. La sua presenza in Ghana risale al X secolo. Secondo il censimento del Ghana Statistical Service’s Population (2021), la percentuale di musulmani in Ghana è di circa il 19,9%.
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Famiglia Ghanese in procinto di andare a messa.
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Due ragazze al rientro a casa dopo una giornata a scuola. Quasi 623.500 bambini in età scolare non sono ancora iscritti alla scuola primaria e un bambino su quattro nella fascia d’età della scuola dell’infanzia (dai quattro ai cinque anni) non frequenta la scuola dell’infanzia. (Fonte UNICEF).
  • Comunità di Siribuoso, distretto di Kumasi, Ghana. Trasporto di acqua per uso domestico. Il lavoro minorile è un problema significativo in Ghana, che colpisce quasi due milioni di bambini. (Fonte UNICEF).
  • Villaggio Law Mensah Krom, distretto di Kumasi, Ghana. Christina, 52 anni, al lavoro. Le fave di cacao vengono essiccate, prima di essere vendute ai commercianti locali.
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